Giornale MONREGALESE

 

Piroscafo ARANDORA STAR

La ARANDORA STAR venne costruita nei cantieri CAMELL LAIRD di Birkenhead sulla Mersey (Liverpool) e varata nel Gennaio del 1927.


Alla dichiarazione di guerra,l’Inghilterra si trovò a dover affrontare il
grosso problema degli italiani immigrati,verso i quali,già da qualche tempo,
si nutriva marcata intolleranza a causa della politica del regime fascista : primo atto del governo fu quello di internarli immediatamente quasi al completo.
Con il consueto cinismo,gli inglesi decisero di inviarne una parte in Canada ed il resto in Australia.
La prima a salpare fu la Duchess of York con 2500 internati (oltre il doppio della sua capacità) con destinazione Canada,a cui fece seguito la Arandora Star che nel frattempo era stata adattata a Trasporto Truppe.
Il 1° Luglio del 1940,la nave salpò l'ancora da Liverpool per il Canada,con il suo carico di internati,soldati di scorta ed equipaggio.
Nessuno a bordo poteva sapere che l'U-47 del KapitaanLeutnan Gunther Prien,sulla via del rientro alla sua base di Kiel,di lì a poco
li avrebbe avvistati. Il battello tedesco,terminata la sua missione e con un solo siluro a bordo,si trovò l'Arandora Star al periscopio e si preparò per
andare all’attacco.
Alle sette di mattina,la nave fu colpita al centro,quasi all'altezza della sala macchine e affondò in circa 30 minuti.
La stazione di Malin Head intercettò immediatamente l'SOS allertando tutte le altre stazioni radio costiere e le autorità marittime.
Gli internati che ebbero salva la vita furono immediatamente avviati all'imbarco su un altra nave  diretta in Australia : il loro incubo non era ancora terminato.
I corpi senza vita che furono restituiti dal mare nei giorni seguenti,trovarono pietosa sepoltura nel cimitero di Carndonagh.
Al momento della partenza sull'Arandora Star v'erano :
Ufficiali ed equipaggio           174
Militari di scorta                200
Internati tedeschi maschi         479
Prigionieri di guerra tedeschi     86
Internati Italiani maschi         734
Quando il siluro centrò la nave,esplodendo sulla dritta,all'altezza della sezione prodiera della sala macchina,essa cominciò ad allagarsi con notevole rapidità. Le turbine furono completamente distrutte,gli ausiliari ed i generatori sia principali sia di emergenza andarono fuori uso del tutto facendo piombare la nave nella più totale oscurità.
Anche le comunicazione fra Ponte,Macchina ,Stazione Radio e altri locali vennero interrotte.
L'esplosione distrusse anche due delle scialuppe di salvataggio con relative gruette di manovra,lasciando disponibili le
rimanenti 10 che in breve furono stracariche oltre la normale capienza.
Dopo circa mezz'ora,la prua dell'Arandora Star si sollevò in aria e la nave prese a scivolare rapidamente di poppa,lasciando
in superficie una vasta chiazza di nafta,in messo alla quale galleggiavano scialuppe,rottami e naufraghi.
Fra le vittime dell'affondamento vi fu anche il Comandante Moulton e 12 altri suoi ufficiali con 42 membri dell'equipaggio.
Furono invece salvati 37 uomini della scorta, 470 internati italiani,243 tedeschi,per un totale di 805 anime su 1673.
Dopo l'Arandora Star,la politica di allontanamento verso gli internati subì un notevole rallentamento,anche a causa delle molteplici polemiche sorte dopo l'affondamento.
Nessuna altra nave successivamente appartenuta alla Blue Star Line,ebbe mai più il nome di Arandora Star.
Fra le vittime di questa tragedia vi fu Giovanni Cartesio,nativo di Savigliano classe 1899,
residente a Champan

clc Guglielmo Lepre (Etna)
Gruppo T.Prato  ANMI - Mondovì


Fonti :

  1. PER NON DIMENTICARE di S.Marchisio – Anmi-Mondovì
  2. Arandora Memorial Scotland
  3. Imperial War Museum
  4. Blue Star Line Web Archive

Grupsom - Sommergibili Mediterranei